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    Today: Ott 06, 2024

     

     

    LA TRADIZIONE DI BRUCIARE L'ANNO VECCHIO E LA BEFANA

    La festa della Befana deriverebbe da antichi elementi folclorici pre-cristiani, recepiti ed adattati dalla tradizione cristiana.

    Tutti la conoscono come una vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio porta dolci e doni ai bambini, ma la Befana non è solo un mitico personaggio dell’immaginario collettivo. L’Epifania ha origini molto antiche che discendono dalle tradizioni magiche precristiane, le quali nella cultura popolare sono diventate non solo religiose ma anche folcloristiche. Inoltre, il significato dei doni portati dalla Befana è quello che ricorda i regali offerti a Gesù Bambino dai Magi.

    La sua storia si rifà a quella di un racconto fantastico, quando si pensava che nelle notte volassero sui campi appena seminati figure femminili che propiziavano il raccolto. La Befana, dunque, è nata quasi come nasce una superstizione o come avviene una manna dal cielo, inventata dal popolo speranzoso in un buon raccolto.

    Secondo gli antichi romani a guidare le fanciulle volanti era Diana, dea lunare della vegetazione; altri, invece, credevano che la divinità misteriosa fosse Satia, nome che deriva dal latino satiaetas, ovvero sazietà.

    Il suo aspetto poco piacevole segue una tradizione, una leggenda, che si tramanda nei secoli. La Befana, vestita di stracci e gonne malmesse, mantiene il suo povero aspetto iconografico per un preciso motivo: alcuni sostengono, infatti, che rappresenti la natura ormai spoglia poiché lei arriva portandosi via un anno “consumato”, vissuto, che porta con sé tutte le pene. In questo senso si può dire che la Befana venne riconosciuta dalla chiesa come figura sacrificale che si usava bruciare. Un’usanza cristiana che influenzò anche la tradizione popolare.

    Se per alcuni questa donna doveva essere la simbolizzazione di un periodo ormai passato, vissuto e consunto, in Italia la festa dell’Epifania ha assunto un significato un po’ diverso.
    La cultura italiana attuale descrive la Befana come una vecchietta buona che premia o punisce i bambini a seconda del loro comportamento. Un po’ come dovrebbe fare Babbo Natale portando i doni, la Befana regala dolci ai “buoni” e carbone ai “cattivi”. Ma sembra che la festa dell’epifania non sia solo tutto questo.

    Tra i racconti popolari e le credenze religiose esiste una vecchia tradizione, secondo la quale l’arrivo della Befana rappresentava l’occasione per integrare il magro bilancio di molte famiglie povere che si aggiravano per le case ricevendo doni, di solito viveri e bevande, in cambio di un augurio.
    Oggi, però, la Befana è una sola: porta con sé regali e dolcetti da dare ai bambini. E, come ogni personaggio nato dalle storie tramandate nel tempo, anche lei ha sembianze e abiti dei quali non si può proprio liberare.


     

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