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    HOME MAROCCO

     

    Situata tra le terre fertili del Saïs e i boschi del Medio Atlante, Fès è la più antica delle città imperiali del Marocco. Incarna pienamente la storia del paese, ne è la capitale spirituale e religiosa ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Terza città del Marocco per popolazione è composta da Fès el-Bali, il centro storico, Fès el-Jedid, città imperiale dei Merinidi e più a sud dai quartieri moderni, costruiti all’epca del protettorato.
    Idriss I fondò Madinat Fas sulla riva destra del fiume Fès nel 789. NELL’808, suo figlio Idriss II costruì una seconda città, El-Alya (città alta), sulla sponda sinistra del fiume.
    Nell’818 le due città, entrambe racchiuse da mura, accolsero centinaia di famiglie musulmane espulse da Cordova, poco dopo  circa 300 famigli di profughi di Kairouan, in Tunisia, trovarono asili a El-Alya, che prese il nome di Karaouiyine.
    Nel giro di qualche anno queste due città divennero il centro dell’arabizzazione e dell’islamizzazione del Marocco.
    A metà dell’XI secolo gli Almoravidi unirono le due città racchiudendole in un’unica cinta di mura e nel 1145 gli Almohadi conquistarono la città. Grazie anche alla creazione dell’università, Fès divenne il principale centro culturale ed economico del paese.
    Nel 1250 i Merinidi elevarono Fès al rango di capitale imperiale e la dotarono di palazzi di gran prestigio. Ad ovest della città vecchia crearono Fèa el-Jedid ( Nuova Fès).
    Conquistata dagli Alawiti nel 1666, la città venne abbandonata e Moulay Ismaïl che spostò la capitale a Meknès.
    Il declino di Fès proseguì da allora fino al XX secolo.



    La città di Fès


    LA MEDINA EL BALI

    Tutt’oggi la vecchia medina, chiamata Fès el-Bali (vecchia Fes), è una delle aree pedonali più estese del mondo. La città, costruita nel medioevo, è un enorme labirinto di stretti e scuri vicoli dove è impossibile perdersi senza una guida.
    Il tempo qui si è scordato di operare le sue trasformazioni e la città sembra vivere nel passato, quasi come fosse un museo all’aria aperta. Per questi motivi Fès el-Bali è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’UNESCO. Passeggiando per le strette vie della medina, infatti,  si ha l'impressione di fare un viaggio tempo, dove gli odori delle spezie, le musiche arabe ed i colori delle vesti mosse dal vento si amalgamano tra loro rendendo l'atmosfera irreale...

     

    Medina

    "Medina" è il nome con cui gli europei indicano la parte vecchia delle città arabe. Nella medina di Fès si manifesta tutta la complessità di una città musulmana antica: le sue tortuose e strette strade, percorribili solo a piedi, in cui i trasporti avvengono con gli asini carichi fino all'inverosimile che ingombrano i vicoli più stretti fino a costringere i passanti a schiacciarsi contro le pareti, l'intrecciarsi delle strade è tale da rendere impossibile non perdersi. Ogni tanto si aprono slarghi o piccole piazze con mercati di ogni tipo. I negozi espongono nelle vetrine le merci più diverse e accanto ai prodotti occidentali ci sono prodotti dell'artigianato del legno, del metallo, del cuoio, e botteghe artigiane dei più svariati mestieri.

    Camminando per la Medina di Fès è necessario prestare attenzione alle piccole carovane di animali e fare subito strada perché non si fermano. I conducenti si fanno largo tra la folla gridando balak.

     

    LE CONCERIE DI FES

    Le concerie diedero un contributo notevole all’economia delle città. Quest’arte risale a migliaia di anni fa: un particolare procedimento che trasforma il pellame animale in pelle morbida e resistente, pronta per essere lavorata. A Fès le concerie (chouaras) si trovano vicino a Wadi Fès e sembrano essere le più antiche, secondo la tradizione sarebbero state costruite addirittura dal fondatore della città.
    In questi luoghi dove l’aria è quasi irrespirabile le pelli di pecora, capra, mucca e cammello vengono sottoposti a diversi procedimenti: dopo aver asportato peli e carne, per renderle lavorabili, le si immerge in vasche contenenti soluzioni ottenute dalla corteccia del melograno e della mimosa e le si lascia asciugare. Le pelli così trattate  vengono sciacquate abbondantemente, lasciate macerare in una soluzione grassa per farle ammorbidire ed essiccate nuovamente. A questo punto le pelli sono pronte per passare alla fase della colorazione.
    I pigmenti naturali che si usavano nell’antichità, ottenuti da piante e minerali, sono ancora  utilizzati. Oggi però sono in uso anche coloranti chimici.
    Questi luoghi fanno pensare quasi a un girone dell'Inferno dantesco: prima della visita il turista viene munito di un rametto di menta da tenere sotto il naso per attenuare il fetore che regna sovrano e, dall'alto di un terrazzo di uno dei laboratori, può osservare le vasche scavate nella terra per la concia delle pelli ed e per la tintura.

     

    Le concerie di Fès

     

    LA MOSCHEA UNIVERSITA' DELLA KARAOUINE



    Fondata nell'859, la moschea Karaouiyine è una delle più antiche e illustri del mondo musulmano occidentale. Fu la prima università fondata in Marocco e fu frequentata da eruditi come Ibn Khaldoun, Ibn el-Khatib, Averroè e papa Silvestro II.
    Prende il nome dal quartiere in cui venne edificata, quello dei profughi provenienti da Kirouan in Tunisia, e venne fondata da Fatima bint Mohammed el-Fihri, una pia donna che donò le sue ricchezze per finanziarne la costruzione. E’ ancora considerata uno dei centri spirituali e intellettuali dell’Islam ed è ancora oggi la sede dell’università islamica di Fès.



    La Moschea Università della Karaouine


    ARTIGIANATO A FES

    Eccellente è l'artigianato a Fès: dalla fabbricazione di tappeti alla lavorazione dell'ottone, della ceramica, dei tessuti e della pelle. Fès è il centro più importante per la produzione di oggetti in ottone e argento del Marocco. I disegni che gli artigiani riportano sulle loro creazioni sono affidati alla loro fantasia e alla loro memoria.

    Le lavorazioni artigianali sono fatte usando metodi tradizionali antichi quasi primitivi, la visita a questi "opifici" è d'obbligo per i turisti che vengono guidati dove gli artigiani in ambienti strettissimi utilizzano vecchi telai per la tessitura o dove vengono fabbricati a mano uno per volta i mattoni poi essiccati al sole, oppure dove vengono costruiti piani per tavoli o per decorazioni nell'edilizia con mosaici a disegni geometrici.

     

    Lavoratrice nella fabbrica di ceramica

    La lavorazione dell'ottone e dell'argento

    La lavorazione dei tessuti e la fabbrica di tappeti

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