Rabat, che bagna i suoi piedi nell’Atlantico, è la capitale politica, amministrativa e finanziaria del Marocco, è la principale città universitaria e la seconda metropoli dopo Casablanca, ma è anche una bella città ricca di cupole, minareti, terrazze dalla splendida vista, ampi viali e aree verdi.
Scavi archeologici presso la Necropoli merinide di Chellah hanno mostrato che in quest’area vi erano già insediamenti prima dell’epoca romana. Più tardi, nel 1150 circa, Abd el-Moumen, primo sovrano della dinastia almohade, decise di creare qui un accampamento permanente e ordinò la costruzione di una piccola residenza imperiale. Il califfo Yacoub el-Mansour successivamente si dedicò nella costruzione di una grande e splendida città, che prese il nome di Ribat el-Fat (campo della vittoria), per celebrare il suo successo su Alfonso VIII di Castiglia nella battaglia di Alarcos del 1195.Alla morte del califfo, nel 1199, proseguirono i lavori e la moschea di Hassan con il relativo minareto furono stati terminati.
La sconfitta degli Almohadi nella battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212 ne indebolì il potere, segnano l’inizio della decadenza della città.
Nel 1610, Filippo III di Spagna espulse dal proprio regno gli ultimi mori, che si rifugiarono nelle città del Maghreb. Una grande colonia di emigranti andalusi si stabilì a Rabat. La città divenne in seguito capitale di piccole repubbliche costiere. I fondi portati dai profughi andalusi vennero usati per armare una flottiglia di corsari che depredavano le navi europee.
La cosiddetta “Repubblica di Bou Regreg” venne annessa al regno degli sherif nel 1666, anche se la pirateria non venne eliminata fino alla metà del XIX secolo.
Nel 1912 il maresciallo Lyautey fece di Rabat la capitale politica e amministrativa del Marocco.
LA KASBAH E I GIARDINI DEGLI OUDAIA
La kasbah prende il nome dagli Oudaïa, una tribù araba dal passato bellicoso che venne insediata qui da Moulay Ismaïl (1672 – 1727) per proteggera la citta dalla minaccia delle tribù ribelli. Questa sorta di fortezza, eretta sulla sommità di un piccolo colle, era circondata da parte delle mura di cinta.
Anche se alcuni elementi risalgono al XII secolo, la case della kasbah, dalle parti bianche e azzurre,vennero costruite tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo.
LA TORRE DI HASSAN
Da più di otto secoli la Torre di Hassan sorge sulla collina che domina il Wadi Bou Regreg. E' uno dei monumenti più prestigiosi ed è uno dei più noti emblemi di Rabat. Si tratta del minareto mai completato della Moschea di Hassan, fatta costruire da Yacoub el-Mansour intorno al 1196.
La costruzione di questa gigantesca moschea, di dimensioni sproporzionate alla popolazione di Rabat dell'epoca, lascia pensare che il sovrano almohade intendesse fare i Rabat la nuova capitale imperiale.
Purtroppo, alla morte di da Yacoub el-Mansour nel 1199, la moschea, incompleta, iniziò ad andare in rovina. Successivamente, ad eccezione del suo minareto, essa venne completamente distrutta dal terremoto di Lisbona del 1755.
La Moschea di Hassan era ad ampia pianta rettangolare, di 183m per 139. Era il maggior edificio religioso dell'occidente musulmano. Ai piedi della torre si trovava un grande cortile, mentre la sua vasta sala di preghiera era divisa in 21 corridoi da colossali colonne sormontate da capitelli, i cui resti sono visibili ancora oggi.
Il minareto, una torre a pianta quadrata larga circa 16m ed alta 44, non venne mai terminato.
La Torre di Hassan
IL MAUSOLEO DI MOHAMMED V
Questo maestoso edificio eretto in memoria di Mohammed V, padre dell'indipendenza marocchina, fu eseguito, a partire dal 1962, su commissione di suoi figlio, Hassan II. Il progetto era dell'architetto vietnamita Vo Toan e alla costruzione contribuirono 400 artigiani marocchini. L'insieme degli edifici che compongono il mausoleo comprendono una moschea e un muse dedicato alla storia della dinastia alawita. Pochi, quasi nessuno, forse solo i diretti interessati, sanno che questo grandioso monumento funebre in marmo e travertino, in stile ispano-moresco, biancheggiante e solenne, che si eleva sulla collina più alta della città sullo sfondo di una spettacolare spianata, è stato non soltanto interamente costruito da mani italiane, ma soprattutto con materiali italiani provenienti dal cuore della penisola.
Il Mausoleo di Mohammed V
LA NECROPOLI DI CHELLAH
L'ingresso alla necropoli è segnato da una imponente porta almohade con arco a ferro di cavallo e doppia torre. Sopra l'arco c'è una fascia di calligrafia kufica che reca il nome del costruttore, Abou el-Hassan, e la data, 1339. Attraverso la porta una scalinata porta in una terrazza da cui si ha una spettacolare vista sulla valle del Bou Regreg, della necropoli e dei resti della città romana di Sala Colonia, circondata da una vegetazione lussureggiante .
Fu Abou Yacoub Youssef, primo califfo merinide, a scegliere questo luogo come sito di una moschea e come luogo per la tomba della moglie, Oum el-Izz, nel 1284. Abou Yacoub Youssef morì ad Algeciras nel 1286 e il suo corpo venne riportato nella necropoli.
Il complesso funerario venne completato dal sultano Aboud Saïd (1310 - 1331) e da suo figlio Abou el-Hassan (1331 - 1351), al quale si deve la costruzione delle mura che circondano la necropoli, probabilmente ricostruite su un preesistente muro romano.
All'interno delle mura si trovano le rovine dell'antica moschea e la tomba di Abou Yacoub Youssef ed il mausoleo di Abou el-Hassan, ultimo sovrano Merinide ad essere seppellito qui nel 1351.
La necropoli venne abbandonata alla fine della dinastia merinide, nel corso dei secoli venne saccheggiata in diverse occasioni e fu severamente danneggiata dal terremoto di Lisbona del 1755.
La necropoli è stata la centro di molte credenze folkloristiche: le anguille sacre che vivono nella fontana, un tempo fonte per le abluzioni, sono considerate portatrici di buona sorte alle donne sterili, un numero incredibile di gatti vengono vivono tra la vegetazione che ha invaso tutta la necropoli e ovunque è possibile vedere nidi di ciogne...
La Necropoli di Chellah
IL PALAZZO REALE
Rabat ospita il Palazzo Reale di Sua Maestà Hassan II, sede del Governo del Marocco, dei Ministeri e delle Amministrazioni.
Il palazzo non è visitabile internamente, ma lo si può ammirare dall'esterno in tutta la sua bellezza. Unico luogo in cui è possibile fotografare le guardie.