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    Today: Mar 29, 2024

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    L‘olio di argan in cosmesi è di gran moda, ma la sua produzione resta limitata. La zona di coltivazione è circoscritta: specie endemica del Sud-Ovest Marocchino l’albero risulta di difficile acclimatazione sotto altri cieli.
    Fuori dal triangolo formato da Essaouira Taroudant e Tiznit – ai confini del Sahara occidentale – l’albero di Argan praticamente non cresce.


    L’argania spinosa viene anche chiamata albero del legno ferroso e fa parte della famiglia degli alberi “saponati” Nel periodo del miocene si è sviluppato un albero adatto a crescere in posti secchi come il deserto, ed è secolare può vivere da 150 a 200 anni. Sono stati trovati alberi che avevano più di 400 anni.  L’albero raggiunge i 10 metri d’altezza e ha una corona con un diametro fino a 14 metri, le radici vanno sotto la terra sino a una profondità di 30 metri alla ricerca dell’acqua.

    E’ fornito di migliaia di spine che lo proteggono dagli animali, solo il dromedario e le capre riescono a cibarsi. Il frutto assomiglia ad una prugna gialla, è amaro e ha all’interno fino a tre semi. I semi hanno una buccia molto dura (fino a 16 volte più dura di una noce).  I suoi fiori hanno una colorazione che varia dal bianco al giallo-verdognolo e fioriscono nel periodo dell’anno compreso tra maggio e giugno.

    L’argania spinosa viene anche chiamata albero del legno ferroso e fa parte della famiglia degli alberi “saponati” Nel periodo del miocene si è sviluppato un albero adatto a crescere in posti secchi come il deserto, ed è secolare può vivere da 150 a 200 anni. Sono stati trovati alberi che avevano più di 400 anni.  L’albero raggiunge i 10 metri d’altezza e ha una corona con un diametro fino a 14 metri, le radici vanno sotto la terra sino a una profondità di 30 metri alla ricerca dell’acqua.

    E’ fornito di migliaia di spine che lo proteggono dagli animali, solo il dromedario e le capre riescono a cibarsi. Il frutto assomiglia ad una prugna gialla, è amaro e ha all’interno fino a tre semi. I semi hanno una buccia molto dura (fino a 16 volte più dura di una noce).  I suoi fiori hanno una colorazione che varia dal bianco al giallo-verdognolo e fioriscono nel periodo dell’anno compreso tra maggio e giugno.

    L’albero produce i suoi frutti ogni due anni, ma in periodi particolarmente aridi non produce nulla. I biologi pensano che solo i semi che sono stati mangiati da dromedari o capre e usciti con le feci possono dare luogo alla riproduzione della pianta. Questo tipo di piante non può essere coltivato in vivaio, solo i ricercatori israeliani sono riusciti una volta ad avere un vivaio nel deserto del Negeu. Crescono meglio con acqua non fresca, ossia stagnante. In natura questa pianta deve proteggere il verde dal deserto e le radici che sono molto profonde evitano che il vento possa portare avanti la sabbia e spostare la terra, inoltre porta l’acqua nel sottosuolo invece di lasciarla evaporare in superficie.

    L’albero ripara dal sole molto forte, e alla sua ombra crescono altre piante come erbe e granaglie che sono il cibo degli abitanti del deserto. I contadini, grazie a queste piante, possono continuare a coltivare e restare a vivere in loco. Minimo 2 milioni di persone vivono con i suoi frutti e sono economicamente indipedenti. Dieci alberi possono alimentare una persona. Questo albero ha una valenza culturale sociale e non solo biologica. L’albero d’argan fornisce ai nativi quasi tutto quello di cui hanno bisogno: legna da ardere, frutta da mangiare, olio come medicina e come alimento. Con i rami costruiscono le loro case e li usano per fare fuoco, le foglie e quello che rimane dopo aver spremuto l’olio viene usato per gli animali. L’olio è uno dei più preziosi al mondo, essendo raro si può paragonare al tartufo. Durante la preparazione si forma l’AMLOU, una pasta che assomiglia al burro di arachidi che mescolata la miele si può spalmare sul pane ed è ricchissima di calorie. Inoltre l’olio contiene sostanze molto importanti per la medicina.

    L'OLIO DI ARGAN
    Alla produzione e preparazione dell’olio sono preposte le donne. Rompono la buccia con delle pietre, dopo mettono i semi ad asciugare sui tetti e successivamente li arrostiscono a fuoco lento. Vengono macinati a mano con un mulino a pietre. Il preparato viene mescolato con acqua tepida finchè diventa una pasta e da questa si fa uscire l’olio. Da ogni albero si può raccogliere 30 kg di frutta, dai quali si ha in tutto 1 litro d’olio. E’ necessaria circa una giornata e mezza per fare un litro d’olio. Esperti del settore affermano che per anno si possono ottenere circa 11 milioni di litri d’olio.

    L’olio che da tantissimi anni i BERBERI usano per la loro salute e bellezza è diventato adesso interessante anche per chi non è nativo del Marocco. L’efficacia dell’olio è utile sia per persone che hanno problemi della pelle, come per esempio neurodermatiti e psoriasi, ma anche a chi vuole usare per ringiovanire le cellule della pelle.
    L’albero che è un sempreverde somiglia per il suo olio e per il suo frutto ai nostri olivi. Il legno è molto duro e viene usato per le strutture portanti delle case invece i semi per la produzione  dell’olio. L’olio d’argan è leggermente rosso ed ha un gusto che ricorda quello della noce. Gli Amazigh lo usano per cucinare e condire. Sanno che l’olio abbassa il colesterolo, disinfetta le ferite e previene l’arteriosclerosi, aiuta nei problemi reumatici e rivitalizza la pelle.


    L'ESAME SCIENTIFICO

    L’olio contiene oltre l’80 % di acidi grassi insaturi. Il biochimico, professor Zubiah Charrouf dell’Università di Rabat ha trovato un’alta percentuale di DL-alfa-tocoferolo (620 milligrammi al litro), quenetin e myrizetin che agiscono contro i funghi e batteri. Ci sono anche sterine ma innanzitutto schottenol e spinasterol che in questo olio sono combinati in maniera unica.

    OLIO PRESIOSO e COSTOSO

    L’olio di argan è molto costoso, perchè può essere prodotto solo nel sud-ovest del Marocco, in altri posti l’albero non cresce. Purtroppo alle volte l’olio viene allungato con altre sostanze e noi dobbiamo controllare se il prodotto è certificato. Grande importanza è la qualità ed il modo nel quale sono stati torchiati i semi. Per uso alimentare i semi devono essere arrostiti prima di essere torchiati, per avere quel caratteristico gusto di noce, invece per uso cosmetico i semi non sono arrostiti prima di essere torchiati, così l’olio resta neutro come il gusto e l’odore. L’olio deve essere puro e pulito. La quantità media minima giornaliera consigliata, per uso interno, è di 3 grammi, importante è assumere l’olio per almeno 3-6 mesi.



    Tratto dal sito: Rossella Grenci’s Blog

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