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    BAYAMO


     

    Bayamo, fondata da Velazquez nel 1513, è una piccola e colorata cittadina non distante da Santiago de Cuba.

    Il 10 ottobre del 1868 un gruppo di patrioti intellettuali, tra cui Carlos Manuel de Céspedes, organizzò una rivolta anti spagnola liberando la città e dichiarandola, dieci giorni dopo, capitale della Repubblica in armi.

    Il 12 di gennaio del 1869, piuttosto che restituire la città alle truppe coloniali che stavano avanzando, gli abitanti preferirono darla alle fiamme. Oggi, infatti, il centro della città ricostruito appare moderno e ben curato, molto diverso dalle zone più vecchie e povere di Santiago de Cuba.

    Bayamo per noi è stata solo la tappa per il pranzo nel tragitto da Santiago a Camagüey: due passi nella strada principale sono però bastati per renderci conto della bellezza e della giovialità di questa piccola e caratteristica cittadina.

     

     

     

    CAMAGŰEY


    Anche Camagüey fu fondata dal famigerato conquistatore Diego Velazquez. Nacque sulla costa settentrionale dell'isola col nome di Nuestra Señora de Santa Maria del Puerto Principe. Successivamente, per sfuggire agli attacchi dei pirati e degli Indios, che nel 1500, in questa zona, opposero una strenua resistenza, fu spostata nell'entroterra.

    Camagüey è detta anche "città-labirinto" poichè l'irregolarità delle sue strade, difesa contro le incursioni nemiche, rende a chiunque non sia della zona molto difficoltoso l'orientamento. Caratterizzata da innumerevoli piazze, chiese, case basse e colorate in stile coloniale, deve la perfetta conservazione della sua architettura all'isolamento in cui è rimasta fino al 1903, anno in cui è stata finalmente collegata alla ferrovia. La Carretera Central, invece, non arrivò che nel 1931.

    Un piccolo consiglio molto importante... In queste zone, se si vuole scongiurare la possibilità di passare una brutta nottata in bagno, è importante bere esclusivamente acqua in bottiglia ed evitare cocktail con ghiaccio come il daiquiri. La maggior parte dell'isola, infatti, non ha né falde acquifere né ghiacciai: purtroppo l'acqua è raccolta grazie a grandi dighe e la depurazione non è delle migliori.

     

    LA SCUOLA DI BALLO

    A Camagüey, grazie alla fortuna di non essere un gruppo, ci è capitata la meravigliosa esperienza (fuori programma) di entrare in una scuola di ballo. Alcune bambine in costume tradizionale, che qualche momento prima ci salutavano dalla balconata del palazzo, si stavano esercitando nelle danze tradizionali Afro-cubane, tutte a carattere religioso. Ogni danza, infatti, è legata ad uno dei loro santi. L'emozione di essere stati coinvolti, presi per mano, e tirati tra loro in una piccola festa danzante, è impossibile da descrivere … Non resta che vedere le foto…

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